Come affrontare il primo step di un colloquio: l’autopresentazione

Ci siamo candidati per un lavoro, abbiamo inviato il nostro CV dove presentiamo anche le nostre soft skills e abbiamo condiviso il nostro profilo Linkedin. La nostra candidatura è stata accolta, è arrivato il momento del colloquio

Come presentarsi?

L’autopresentazione è il momento centrale del colloquio, dove abbiamo pochi minuti per dare una buona impressione al selezionatore.  In questa fase dobbiamo raccontare una parte della nostra vita, approfondendo quello che abbiamo scritto nel nostro curriculum: chi siamo, gli studi che abbiamo fatto, e le nostre esperienze lavorative. Nel caso non avessimo nessuna esperienza di lavoro, dobbiamo spiegare perché ci siamo candidati per la mansione richiesta dall’azienda.

Essere disinvolti

Durante il colloquio è importante mostrarci al recruiter sicuri di sé, disinvolti! Significa che dobbiamo parlare tranquilli e senza fretta, come se stessimo parlando con un amico, mantenendo, allo stesso tempo, un linguaggio formale. Mostrare fretta e ansia potrebbe indicare al selezionatore che non siamo in grado di gestire la pressione e che non potremmo essere il candidato adatto al lavoro. Perciò è necessario tirare fuori la nostra personalità per dimostrare invece, che siamo idonei al tipo di lavoro.

Un buon consiglio è di provare l’autopresentazione a casa, come se stessimo ripetendo una lezione di scuola. Alla fine sostenere un colloquio è come fare un’interrogazione sulla nostra vita!

Esprimersi con positività

È importante esprimersi sempre con positività, anche quando si parla delle esperienze lavorative che abbiamo svolto. I problemi che avevamo con i nostri precedenti impieghi devono rimanere lì. Diamo una buona impressione di noi anche in base a come guardiamo la vita!

Richieste di requisiti secondari

Oggi giorno le aziende richiedono un livello di conoscenze informatiche abbastanza elevato, nonostante non riguardi pienamente il tipo di lavoro per il quale ci siamo candidati. Se non possediamo ulteriori requisiti, oltre a quelli necessari, non dobbiamo aver paura di dirlo, se richiesto. Ricordiamoci di essere noi stessi e di mantenere la nostra identità!

L’ultima parte del colloquio è dedicata alle domande che possiamo rivolgere noi al recruiter. Non dobbiamo esitare, è nostro diritto conoscere tutto ciò che riguarda il futuro impiego e l’azienda.

Avere fiducia in sé stessi, mostrare interesse e buona volontà durante il colloquio ci porteranno sulla buona strada e soprattutto………. FORTUNA!

Ilaria Perrone

🌐 Progetto MiG-Work è realizzato da Comune di Milano capofila del progetto, in partnership con

  • Codici Ricerca e Intervento
  • ICEI
  • InVento Innovation Lab
  • Cesvip Lombardia
  • Comunità Nuova
  • Formaper
  • La Strada
  • Piccolo Principe Cooperativa Sociale
  • BiPart
  • Fondazione Don Gino Rigoldi

L’iniziativa è inoltre realizzata nella cornice del Bando ‘La Lombardia è dei giovani’, in collaborazione con ANCI e con il contributo di Regione Lombardia.

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