Ecco perché i Green Jobs saranno i Lavori del Futuro in Italia

Le contingenze attuali, come le temperature record e lo scioglimento dei ghiacci i Antartico, ci ricordano quanto sia importante oggi una riconversione del nostro sistema economico verso un modello che si integri con i territori e l’ambiente, che ne rispetti i limiti e gli equilibri, che si basi sulla massimizzazione dei benefici per le persone. La strada da intraprendere non è né semplice, né breve e necessita di sforzi creativi straordinari, ma anche di investimenti e azioni concrete da parte di tante persone e imprese che, armate di buona volontà e visione, traccino la strada di questo cambiamento.

L’Italia può avere un ruolo importante in questo contesto. Anzi, a giudicare da quanto racconta la Fondazione Symbola nel decimo rapporto  Greenitaly, l’Italia è uno dei paesi leader in Europa per investimenti e crescita di posti di lavoro nel grande mondo della Green Economy.

Pubblicato il 28 ottobre 2019, il lungo e dettagliato rapporto racconta, attraverso dati e storie di eccellenza, un’Italia che può dirsi orgogliosa dei risultati raggiunti in termini di performance ambientali.

Si legge nel rapporto che in Italia il numero degli occupati nei “green jobs” ha superato i 3 milioni, già nel 2018 (13,4 % degli occupati totali), con una crescita degli occupati, tra il 2017 e il 2018 di un +3,4%. Il dato è particolarmente significativo, se confrontato con i dati di crescita dell’occupazione negli altri settori, non “green”, che si attesta sul +0,5%.

I risultati sono concreti: se confrontiamo l’efficienza del nostro sistema industriale con il resto d’Europa scopriamo che il nostro sistema industriale è il secondo in UE per input energetici per milione di euro prodotto (14,8 tonnellate equivalenti di petrolio, per milione di euro prodotto), secondo solo alla Gran Bretagna (13,7) e davanti a Francia, Spagna e Germania. Lo stesso discorso vale per gli input di materia (285,9 tonnellate per milione di euro prodotto), dietro alla Gran Bretagna (240,1), ma davanti a Francia (340,5), Spagna (355) e Germania (399,1).

Sempre nel rapporto si legge: “Nel periodo 2006–2015 la crescita dei brevetti green in Italia (complessivamente 3.500) è cresciuta del 22%, con una dinamica peraltro in controtendenza rispetto ai brevetti in generale nello stesso periodo, giungendo al 10% dei brevetti europei.”

D’altra parte, abbiamo già raccontato più volte, insieme al mondo delle B Corp, che l’Italia ha il primato, in Europa, per lo sviluppo della rete delle imprese B Corp e delle Società Benefit.

In un’intervista sul sito Senza Filtro, Anna Cogo di Nativa ci racconta che il numero di imprese certificate B Corp in Italia è circa un centinaio (su un totale di 400 aziende in tutta Europa), quelle che hanno scelto come forma giuridica la Società Benefit sono oltre 400, più altre 1.500 che presenti sulla piattaforma www.bimpactassessment.net.

Il dato che ci dovrebbe rendere più orgogliosi del nostro sistema è quello relativo all’età degli imprenditori green: sempre la Fondazione Symbola racconta che nel triennio 2016-2018 il 47% delle imprese guidate da under 35 ha fatto investimenti nel green, contro il 23% delle imprese guidate da over 35.

I giovani italiani sono sensibili a una tematica che diventa sempre più urgente e, soprattutto, agiscono e investono nei settori green.

I più giovani, gli studenti, la “generazione Greta”, ci sta dimostrando quanto i risultati ad oggi raggiunti siano solo un inizio. I ragazzi si dimostrano, non solo sensibili e motivati, ma anche creativi, flessibili e pronti a proporre cambiamenti che un giorno saranno una nuova normalità.

I ragazzi di oggi chiedono spazio per “fare”, costruire soluzioni.  Tra le tante storie di impatto che InVento Lab ha raccolto negli anni (oltre 11.000 studenti coinvolti), ce ne sono alcune di studenti e di team, di grande eccellenza.

Per dare solo qualche esempio: le startup Redivivus (Liceo Marconi di Parma), Plastophobic (Liceo Ulivi di Parma) e Green Choice (Liceo Benini di Melegnano), partecipanti al progetto B Corp School durante l’anno 2018-19, hanno costruito progetti di successo che hanno creato impatti concreti nei propri contesti.

Green Choice, che promuove eventi sostenibili sul territorio di Melegnano, dando consulenza ad organizzatori di eventi, ha costruito una rete di collaborazioni sul territorio e sta raccontando la propria esperienza in diversi contesti divulgativi.

Plastophobic ha trasformato la propria scuola, in una delle prime in Italia che ha dichiarato lotta alla plastica usa e getta, eliminando diversi prodotti forieri di rifiuti al proprio interno, entrando nel protocollo del Ministero dell’Ambiente “Plastic Free”.

Redivivus, che ha ideato e iniziato a produrre shampoo in capsule idrosolubili e biodegradabili, per evitare l’uso dei flaconi e la relativa produzione di rifiuti, oggi sta brevettando il proprio prodotto, è diventata srl ad ottobre 2019.

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