Come il coding può salvare l’ambiente e promuovere la gender equality tra i più piccoli: imprenditrici, fotografe, giornaliste a confronto con le giovani generazioni per cambiare il mondo.

Milano, 15 dicembre 2020

Un panel di eccezione di imprenditrici, fotografe, giornaliste quali Piera Levi-Montalcini, Elisabetta Illy, Chiara Brughera, Martina Asara e Fabrizia Sernia premiano i progetti sulle STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics. Si è svolta ieri la Changemaker Competition del primo percorso formativo per la scuola secondaria di primo grado che combina STEM, coding, ambiente e gender equality per i più piccoli.

Giovanissimi partecipanti tra gli 11 e i 13 anni hanno avuto l’opportunità di presentare i propri videogiochi disponibili su Scratch e realizzati con lo scopo di diffondere temi ambientali, quali i rifiuti, gli SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU, l’inquinamento dei mari e molto altro, gareggiando con grande entusiasmo e determinazione.

I PREMI

Dopo aver assistito alla presentazione dei 17 videogiochi in gara, raccontati direttamente dai loro piccoli creatori, la giuria ha decretato ben 4 vincitori della Changemaker Competition Young! STEM School Edition:

  • Elisa Brevetti, 13 anni, si è aggiudicata il primo premio “Il Miglior Videogioco” con il suo “Il Sub” che è stato valutato come il videogioco di miglior qualità e con più alto valore comunicativo;
  • Beatrice Bonalli, 12 anni, ha vinto il premio “Green Digital” perchè il suo “17 SDGs” è stato valutato come il videogioco con la migliore storia ambientale.
  • Binaga Minrutha Siriwardana Arachchi Ralalage e Nirmal Kekulthotuwage Don Charmika, entrambi di 13 anni, hanno vinto in ex aequo il premio “STEM Digital” perchè i loro “Via della salvezza” e “Aiutiamoci insieme” sono stati valutati come i videogiochi di miglior qualità grafica e digitale.

STEM, CODING, AMBIENTE E GENDER EQUALITY

Si tratta dei piccoli changemaker dell’IC Sorelle Agazzi di Milano che sono giunti alla fine del percorso “STEM – Digital Summer School”, un percorso immersivo onlife di 10 incontri, per la scuola secondaria di primo grado, ricco di attività didattiche interattive, laboratori esperienziali e appuntamenti ispirazionali sul coding, le scienze, le nuove tecnologie e l’ambiente. Il progetto di Venti Sostenibili e InVento Lab è stato realizzato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio – Ministero delle Pari Opportunità nell’ambito dell’Avviso STEM2020.

I partecipanti lungo il percorso di 40 ore in modalità DAD si sono confrontati con 5 mentor esperti del settore ambientale e digitale che li hanno ispirati positivamente. Ecco cosa ne pensano alcuni di loro del loro confronto diretto con Piera Levi-Montalcini.

Elisa Brevetti, 13 anni: «Ho trovato l’incontro molto bello e interessante. Dimostra che tutti possono fare il lavoro che vogliono, senza distinzione tra maschio e femmina. Dimostra che nessun genere è meglio dell’altro. Penso che quello che Rita Levi-Montalcini ha fatto per inseguire i suoi sogni è ammirevole e altrettanto quello che fa Piera Levi-Montalcini lo è».

Anna Rechichi, 13 anni: «Mi è piaciuto molto quello che ha detto Piera Levi-Montalcini, perché se hai un sogno o una passione bisogna lottare anche se si hanno delle difficoltà davanti per raggiungerlo, non bisogna mai perdersi d’animo, ma continuare ad andare avanti finchè non lo hai raggiunto».

Nirmal Kekulthotuwage Don Charmika, 13 anni: «Questo incontro mi ha aperto gli occhi su moltissime cose come ad esempio che se tu hai veramente un sogno o un obiettivo faresti qualsiasi cosa pur di arrivarci, poi ho capito cosa significa grinta, quella voglia di non mollare mai che ti porta sempre più in alto. Questo incontro mi è piaciuto molto perché mi ha insegnato a non arrendermi e poi mi ha aiutato anche molto sulla scelta della mia scuola superiore. Ringrazio moltissimo Piera Levi-Montalcini».

Melissa Gallone, 12 anni: «Mi ha colpito molto la storia del cugino che era andato a trovare la zia, mentre studiava e aveva addosso i pantaloni, ma a quel tempo le ragazze non indossavano i pantaloni ma una gonna o un vestito per un’occasione importante o quando si ricevevano ospiti. Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è l’argomento di inseguire i propri sogni sia se sono femmina sia se sono maschio, ed il mio sogno sarebbe quello di diventare fotografa».

Le attività hanno permesso ai giovani partecipanti di acquisire conoscenze e competenze nelle discipline STEM, dare forma alla propria creatività e sviluppare autodeterminazione e consapevolezza delle proprie capacità ed inclinazioni. Un percorso di formazione che, attraverso le competenze STEM, guida concretamente i giovanissimi alla ricerca di soluzioni innovative ed ecosostenibili per rispondere alle sfide future in ambito di sostenibilità sociale ed ambientale.

Giulia Detomati, CEO di InVento Lab: «Il coding e le discipline scientifiche possono essere degli strumenti tecnologici al servizio del miglioramento dell’ambiente e del mondo. Come InVento Lab siamo orgogliosi di aver potuto promuovere queste tecnologie tra i giovani e aiutarli a utilizzarle per il bene comune e, allo stesso tempo, con un’attenzione a promuovere la gender equality».

La piattaforma digitale InVento School di InVento Lab vanta più di 11.000 utenti registrati e oltre ai podcast appena realizzati ospita videolezioni, project work, video, testi e attività a distanza sulle varie tematiche dello sviluppo sostenibile tra cui l’economia circolare, il cambiamento climatico, l’approccio zero waste e molto altro.

I progetti di sostenibilità di Venti Sostenibili e InVento Lab continuano anche durante l’emergenza sanitaria: è già superato lungo il 2020 il primo test sulla Didattica A Distanza, su scala nazionale, che ha visto tutti i partecipanti uscire arricchiti da questa esperienza, gestita con entusiasmo e voglia di imparare.

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