È stato inaugurato oggi all’interno dell’Adriano Community Center Magnete, il secondo dei Punti di comunità de Lacittàintorno, programma di Fondazione Cariplo che, in collaborazione con il Comune di Milano, coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione degli spazi inutilizzati o in stato di degrado, per migliorare la qualità della vita e creare “nuove geografie” cittadine.
È stato inaugurato oggi all’interno dell’Adriano Community Center Magnete, il secondo dei Punti di comunità de Lacittàintorno, programma di Fondazione Cariplo che, in collaborazione con il Comune di Milano, coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione degli spazi inutilizzati o in stato di degrado, per migliorare la qualità della vita e creare “nuove geografie” cittadine. Un innovativo community hub, nato grazie alla cooperativa Proges insieme a 28 soggetti, che propone un modello di integrazione unico tra spazi di cura – una parte della struttura è adibita, infatti, a residenza sanitaria assistenziale per anziani – e luoghi aperti di cultura, relazione e socialità.
Questo nuovo Punto di comunità rende così concreta l’idea che la cultura sia un’esperienza che include e coinvolge, in grado di fare da terapia per uscire dall’isolamento, con effetti positivi sulla salute delle persone in termini di allungamento della vita, benessere mentale/psicologico e benessere fisico. Il PuntoCom, la cui cifra è l’apertura e la pluralità, si propone dunque come luogo di aggregazione di servizi rivolti alla collettività, partendo da un’ istanza civile e sociale particolarmente significativa in questo momento storico. Con una parte della struttura ancora adibita a Covid hotel, inaugurare oggi questo PuntoCom lancia un messaggio di solidarietà molto forte, ribadendo il ruolo fondamentale della cultura per costruire comunità e superare momenti di crisi.
All’incontro, coordinato da Francesca Cognetti (Politecnico di Milano, DAStU), hanno partecipato Giovanni Fosti (Presidente Fondazione Cariplo) e Lamberto Bertolè (Assessore al Welfare e salute del comune di Milano), Michela Bolondi (Presidente di Pro.Ges), Elena Ostanel (Università IUAV di Venezia), Eleonora Perobelli (SDA Bocconi), Marco Zappalorto (VVA Group), e le realtà capofila che, insieme a Proges, con i loro investimenti e le loro competenze animeranno Magnete: Ecate, Fondazione Pino Cova, Industria Scenica, InVento Innovation Lab, Junior Achievement Italia, Shifton e Zeropercento.
“Oggi si inaugura uno spazio a cui le persone del quartiere Adriano potranno fare riferimento, per la salute, la cultura, l’educazione. I luoghi che rispondono alle esigenze della vita quotidiana sono importanti per tutti, ma lo sono specialmente per le persone che non possono contare sull’appoggio della famiglia o di altri supporti per affrontare momenti difficili o per guardare al proprio futuro. I Punti di Comunità sono luoghi d’incontro aperti, che rispondono a queste esigenze, che rafforzano le nostre comunità e creano opportunità per tutti, perché sono realtà in cui i servizi e la comunità si rafforzano a vicenda, contribuendo ad accorciare le distanze tra le persone.” Dichiara Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo.
“L’inaugurazione di Magnete – dichiara l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé – è un’importante occasione per promuovere la collaborazione tra realtà che operano sul territorio, mettendole in rete e creando una contaminazione virtuosa di cui possano beneficiare i quartieri e i cittadini. Utilizzare spazi condivisi per promuovere la cultura come mezzo per coltivare la socialità, soprattutto in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, è una scelta in cui crediamo molto e che ci auguriamo venga replicata anche altrove”.
“Gli anni che abbiamo alle spalle – dichiara Michela Bolondi, presidente di Proges – ci chiamano a ripensare la relazione tra persone e territorio, tra salute e comunità. Per generare impatto sociale bisogna creare azioni diffuse, che attraversino le generazioni, i linguaggi, i bisogni. Magnete è per noi un luogo sia fisico che ideale in cui la nostra cultura della cura, dell’inclusione, dell’ascolto e dell’incontro con le persone, si carica e si amplifica con l’effetto positivo, curativo della creatività, della cultura, dell’innovazione, della bellezza. L’incontro tra tutte queste esperienze e competenze genera un campo attrattivo e inclusivo, un luogo aperto, in cui agire nuovi significati di benessere e di comunità”.
Articolo da Vita
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