Parma 1° giugno 2021. Si è tenuto oggi online l’evento di restituzione finale del progetto “Resiliency Challenge”, un momento di festa e di ispirazione, durante il quale sono stati celebrati tutti i giovanissimi partecipanti e i docenti che con creatività, entusiasmo e dedizione hanno preso parte ai percorsi formativi on-life sulla sostenibilità e lo sviluppo di competenze di resilienza durante quest’ultimo anno di pandemia.
Il progetto, il cui obiettivo è diffondere metodologie didattiche innovative e creare una scuola più resiliente e sostenibile nel territorio di Parma, è stato realizzato dall’Istituto San Benedetto, InVento Innovation Lab, l’Istituto La Salle, la scuola di Edith Stein e l’Istituto Laura Sanvitale, con contributo della Fondazione Cariparma.
“Apprezzo il lavoro svolto all’interno di questo articolato progetto che ha coinvolto un cospicuo numero di alunni e docenti – spiega Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma, intervenuto durante l’evento –: sono convinto che tali iniziative rivolte a migliorare ed innovare la didattica siano importanti, sia per la crescita delle nuove generazioni sia per la sostenibilità del nostro futuro. Auguro a tutti Voi una buona giornata di lavori e di condivisione delle esperienze scaturite dal progetto “Resiliency Challenge”
Con oltre 120 docenti formati su metodologie didattiche innovative, sulla creazione di lezioni interattive e sui temi dell’Agenda 2030, il progetto ha coinvolto durante l’anno 6 classi di scuola secondaria di I grado e 8 classi di scuola primaria, che hanno lavorato su progetti concreti per co-creare visioni di futuro per un mondo post-covid più resiliente e sostenibile. In totale, sono state oltre 1.200 le studentesse e gli studenti, gli alunni e le alunne del territorio di Parma e le relative famiglie ad aver beneficiato del progetto.
“Attingendo alle proprie risorse e lasciandosi ispirare dalla natura e dalle sue soluzioni, si può fare la differenza, in primis per sé stessi. Possiamo infatti scoprire e ascoltare i nostri talenti, metterli a disposizione di tutta la comunità e costruire insieme un mondo migliore, proteggere l’ambiente e riconnetterci con esso” – Giulia Detomati, CEO di InVento Lab.
È proprio a partire da questo presupposto che sono state messe le basi per sviluppare questo progetto, che ha voluto dare una risposta concreta alla “policrisi” creata dal Covid-19, fornendo strumenti concreti ai giovanissimi per far fronte alle sfide di oggi e di domani con resilienza e consapevolezza di poter essere attori del cambiamento, dei veri e propri changemakers!
Nell’ambito del progetto, i docenti sono stati coinvolti dagli esperti di InVento Lab in workshop online per stimolare l’integrazione di metodologie innovative, come la flipped classroom, Universal Design, coding e la didattica interattiva, nei programmi didattici.
Per quanto riguarda i bambini e le bambine della scuola primaria, il percorso a loro dedicato è stato scandito dall’ascolto del PodCast “M’InVento una giocostoria” di InVento Innovation Lab: una narrazione immersiva e partecipata, in cui ogni bambino è stato chiamato in prima persona ad immedesimarsi nel “changemaker” del futuro, equipaggiandosi non solo degli strumenti teorici ma anche della motivazione giusta per cambiare le proprie abitudini verso uno stile di vita più sostenibile, coinvolgendo anche la famiglia.
Attraverso laboratori didattici interattivi e lezioni sull’Agenda 2030, invece, gli studenti della Scuola Secondaria di I grado sono stati accompagnati dai formatori di InVento Lab nell’ideazione e nello sviluppo di progetti ambientali per rispondere in maniera concreta e resiliente alle sfide del pianeta e del territorio che maggiormente li toccano da vicino nella quotidianità, come la plastica monouso, lo spreco alimentare e lo spreco di carta in ambito scolastico.
Sono stati tanti i progetti che hanno visto la luce grazie all’inventiva e alla spiccata creatività degli studenti e delle studentesse delle classi coinvolte: da talent show e video social per divulgare il vivere sostenibile nella scuola, giornate di pulizia e opere di sensibilizzazione per i giovani del territorio, donazioni di cibo ai più bisognosi, implementazione di soluzioni zero waste e opere di compostaggio, piantumazione di alberi e realizzazione bigliettini di carta riciclata realizzati con semini da piantare e tanto altro.
I partecipanti hanno messo in campo tutte le loro risorse, tra competenze già acquisite e nuove sperimentazioni, mettendosi in gioco anche nei tasks più sfidanti. Per questa ragione, alla fine dell’evento tutte le classi sono state ricompensate con una speciale targhetta di riconoscimento per il merito.
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