La penna di Valeria Sforzini ha raccontato InVento Lab sulle pagine di Lampoon Magazine Milano. L’accento è posto sul binomio educazione e imprenditoria, i due pilastri su cui si fonda InVento Lab: costruire una chance per il futuro attraverso la sostenibilità.
Dopo aver presentato i più noti percorsi di PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) che InVento sviluppa su tutto il territorio nazionale, come Green Jobs, B Circular e B Corp School, ci si sofferma a raccontare il percorso che ha portato la nostra CEO Giulia Detomati a fondare InVento Lab 5 anni fa, quando si rese conto che «i giovani e le aziende potessero dare un impatto positivo, perseguendo i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, e le linee guida europee per il clima».
Nel 2011 ha dato vita a Venti Sostenibili, un’associazione nata con lo scopo di sviluppare progetti coinvolgendo soggetti imprenditoriali sui temi dell’economia circolare, mobilità sostenibile e pianificazione del territorio. «Prima di fondare InVento lavoravo come consulente, ma sentivo che il mio percorso era un altro», spiega Giulia Detomati. Dopo la laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio al Politecnico di Milano e al lavoro nella società di consulenza, continua il suo percorso negli Stati Uniti, a San Francisco grazie al programma “Mind the Bridge” per la formazione di imprenditori e startupper e il corso di Social Enterpreneurship alla Stanford University. «Sapevo che l’imprenditoria sarebbe stata la mia strada», continua Detomati.
Ed è così che ha fondato InVento Innovation Lab che, in cinque anni, è arrivata a dare strumenti a 12.000 giovani in tutta Italia, realizzando oltre 400 progetti. Il team è composto da dieci persone, con formazione che va dall’ingegneria al design alla comunicazione e più 40 volontari in tutta Italia. «Da un’idea che era solo un’ispirazione – spiega Detomati –, siamo arrivati a sviluppare una metodologia didattica e abbiamo implementato la nostra piattaforma di e-learning». «Da un’idea che era solo un’ispirazione – spiega Detomati –, siamo arrivati a sviluppare una metodologia didattica e abbiamo implementato la nostra piattaforma di e-learning».
Non si tratta solo di imprenditoria etica e sociale, ma di un modello internazionale che si sta diffondendo sempre di più: il modello B Corp. Un vero e proprio movimento che consiste nell’aggregazione di aziende che intendono diffondere un paradigma di imprenditorialità evoluto, che pensi al proprio impatto sul pianeta e sulla società. In Italia oggi se ne contano 85. Nel mondo sono migliaia e oltre 70mila sono quelle che ne usano gli strumenti. Il movimento offre uno strumento per il calcolo dell’impatto della società sull’ambiente attraverso un punteggio assegnato a governance, impegno per la sostenibilità, dipendenti, community e clienti. Raggiungendo un risultato compreso tra gli 80 e i 200 punti, l’azienda può ottenere la certificazione dall’ente ufficiale B Lab.
Chiude l’articolo un intervento di Annarosa De Luca del team di InVento: «InVento ha sempre collaborato con imprese, con il comune di Milano e i comuni del Parco Agricolo Sud. Abbiamo creato una rete, coinvolgendo professori e studenti. Legami che poi siamo riusciti a rafforzare anche grazie alla piattaforma digitale che abbiamo progettato in house. Inizialmente questa piattaforma era utilizzata a supporto delle nostre attività, mentre negli ultimi mesi, anche a causa del Covid ne è stata lo strumento fulcro». Per consentire a studenti e a docenti di tutta Italia di accedere alla piattaforma e usufruire dei percorsi creati da InVento gratuitamente, in un momento complicato come quello della pandemia, l’associazione ha firmato un protocollo con il Miur. Gli ultimi progetti riguardano la creazione di un podcast per i più piccoli sempre a tema economia circolare e agenda 2030, e per l’anno prossimo sono previste le seconde edizioni dei percorsi B Circular e B Corp school.
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