Sabato 10 Dicembre, Evento finale “Scalando si impara” presso Aula Magna del Liceo Gandini. “Un’occasione per avvicinare i giovani alle emozioni e alla passione per l’arrampicata: si è chiuso sabato,…
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Oggi, lunedì 21 novembre, inizia l’ultima settimana di lezioni in palestra di arrampicata. È stato un anno intenso, fatto di scoperte e di novità ed è arrivato il momento di ‘salutarci’. Ecco cosa abbiamo fatto quest’anno e come abbiamo deciso di festeggiare!
Per ripercorrere le origini di questo sport (L’arrampicata sportiva un po di storia e qualche curiosità) dobbiamo andare indietro nel tempo fino agli anni ’60 (e anche un po’ di più) e aspettare fino al 1985 (Prima edizione di Sportroccia) per la prima competizione internazionale della storia.
Da allora si sono susseguite una lunga serie di gare a livello, che possono essere suddivise in 3 specialità: difficoltà (lead) – boulder – velocità (speed).
3 giorni e 2 notti durante i quali 32 studenti provenienti dalle scuole della lodigiana hanno condiviso 1 rifugio CAI (Antonio Curò in Valbondione) a 1915 metri sul livello del mare. In totale hanno camminato più di 45 km e percorso 1600 metri di dislivello!
Tutto è cominciato venerdì 2 settembre, sveglia presto (come sempre quando si va in montagna), pullman e…
Chi ha detto che è uno sport per uomini si sbaglia di grosso!
‘Quando ho cominciato ad arrampicare essere una donna per qualcuna è stata forse una discriminazione. Invece io sono stata avvantaggiata, perché non avevo mai problemi a trovare compagni di cordata, erano tutti molto ben disposti ad insegnarmi, ad accompagnarmi, a sopportare le mie prime debolezze’. (Luisa Iovane)
Non proprio tutti, sarebbe impossibile, ma almeno i più importanti! Ecco una carrellata dei più grandi nomi che hanno contribuito nel mondo a rendere l’arrampicata sportiva una disciplina, nata negli anni sessanta come pratica di allenamento per l’alpinismo
L’arrampicata sportiva, un po’ di storia e qualche curiosità.
Prima era l’alpinismo, disciplina che si basa sul superamento delle difficoltà, incontrate durante la salita di una montagna. Poi, negli anni ’60, a seguito di una vera e propria svolta nel modo di affrontare la parete rocciosa che prevedeva l’utilizzo di mezzi artificiali (chiodi, cunei, staffe e cordini) per la scalata, l’alpinismo va incontro ad una trasformazione: succedeva in Italia sulle Dolomiti, ma anche dall’altra parte del mondo, in California nella Yosemite Valley: qui gli alpinisti più famosi si dividevano tra chi faceva ampio uso di mezzi artificiali, come i chiodi ad espansione, e chi invece sosteneva uno stile purista. Molti di questi ultimi vivevano costantemente come local residents al famoso Camp Four, abbracciando uno stile di vita hippie e promuovendo lo spirito libero che contraddistinguerà l’arrampicata sportiva.
Lo sport, da sempre componente essenziale delle culture di tutto mondo, è oggigiorno responsabile di considerevoli impatti ambientali di svariata natura: si pensi alle emissioni inquinanti introdotte nell’aria a causa degli spostamenti in auto di tutte le persone che praticano una disciplina sportiva nel tempo libero o ai consumi energetici e ai rifiuti generati settimanalmente nelle città italiane durante le manifestazioni calcistiche, quelle in grado di richiamare migliaia di tifosi; o ancora ai materiali scarsamente ecocompatibili prodotti ed utilizzati nella costruzioni delle strutture sportive e per la manutenzione degli impianti(UE Libro Bianco sullo Sport, 2013).